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Okay: dopo aver combattuto con il server (LOL), ecco arrivare il secondo snippet della giornata, cari Shadowhunters – e questa volta lasciamo per un po’ il Mondo delle Ombre e ci trasferiamo al Magisterium. ;D L’estratto viene infatti dal quinto e ultimo romanzo della serie, The Golden Tower, in uscita – in America – questo settembre. Per il momento non abbiamo ancora notizie circa l’edizione italiana, ma vi terremo aggiornati.

Lo snippet presenta ovviamente snippet dai precedenti romanzi, quindi vi sconsigliamo di procedere, qualora non li aveste letti! A tutti gli altri auguriamo buona lettura! <3

Call prese il sentiero che portava accanto a uno dei tanti fiumi sotterranei del Magisterium. Brillava di un blu soprannaturale sotto la luce del muschio. Mentre camminava, Call si guardò intorno, in cerca di Warren. Addirittura chiamò un paio di volte il nome della piccola lucertola; la sua voce echeggiò attraverso le caverne. Era certo di averlo visto durante il breve viaggio in barca, ma nel tempo che gli ci volle per raggiungere la sponda più distante si convinse che Warren lo stesse evitando.
Quando raggiunse la porta di Rufus, ci batté sopra, e sentì la voce del signor Rajavi risuonare all’interno: “Entra.” L’ufficio aveva lo stesso aspetto di sempre. C’erano gli stessi fogli lungo le pareti, ricoperti da quelle che Call ora riconobbe come equazioni alchemiche. Il grosso divano era sparito, sostituito da altre librerie, e la vecchia postazione di lavoro era stata rimpiazzata da una fatta con un materiale chiaro e luminoso – quarzo, immaginò Call. Il padre di Tamara era seduto dietro alla scrivania a serrandina di Rufus.
Oh, Dio, pensò Call. Il padre di Tamara. E lui l’aveva appena baciata, Tamara. Era quello il motivo per cui il signor Rajavi si trovava lì?
Non essere così ridicolo, disse Aaron. Credi che abbia poteri psichici o qualcosa del genere?
Kimiya era stata messa in punizione per aver pomiciato con il Signore Oscuro Alex – l’aveva detto Tamara. Il signor Rajavi aveva una politica molto chiara sul non apprezzare che le sue figlie pomiciassero con i Signori Oscuri.