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Buon pomeriggio, carissimi Shadowhunters!
Siete pronti all’aggiornamento di oggi? Perché noi aspettiamo con ansia di leggere le vostre reazioni. 😀

Oggi si torna nel presente, da Emma, che ha deciso di tenere un diario tutto suo e… no, niente spoiler, non vogliamo rovinarvi la lettura aggiungendo altro!

Buona lettura!

Caro Diario – è così che si deve iniziare, giusto? Mi sento un po’ stupida a scriverlo, visto che non avevo mai pensato che un giorno avrei tenuto un diario, ma che posso dire? Suppongo che Tatiana Lightwood mi abbia ispirata. Ho la sensazione che dovrei dargli un nome, però. Qualcosa di amichevole, così che possa scrivere “Cara Clara” o “Caro Bruce”, anziché “Caro Diario”. In effetti, “Bruce” inizia a piacermi sempre più.
Dunque, ho pensato che avrei potuto utilizzare questo spazio per riordinare i miei pensieri. Ho scribacchiato annotazioni in dei piccoli taccuini per tutto il tempo che io e Jules abbiamo trascorso in viaggio. (Sapevi che ci sono un sacco di creature fatate che il Conclave ha erroneamente classificato come “demoniache”? Tipo i Curupira. La maggior parte dei vecchi bestiari ha terribilmente bisogno di venir corretta.)
È piuttosto strano starsene fermi dopo aver trascorso quasi un anno a sfrecciare per il globo. Julian si è davvero buttato a capofitto in questa ristrutturazione. Credo che stimoli il suo senso di responsabilità e considerazione. Ama lavorare con le mani (e a me piace guardarlo lavorare con le mani) ed elaborare progetti. Oltre a tutto il resto, sta anche dipingendo un murale nella sala da ballo. Non vuole che io lo veda. Dice che sarà una sorpresa, quindi immagino che mi tocchi vivere nell’ansia!
Spero sul serio che sistemare questo posto lo de-inquietantizzi. Ci ho scherzato su, nella lettera che ho scritto a Dru, ma continuo ad avere la sensazione che ci siano cose in agguato in ogni ombra. Persino quando la accendo al massimo della luminosità, la mia stregaluce non fa altro che mettere in evidenza le bizzarre crepe nei muri e le strane macchie sull’intonaco. Non so come spiegarlo, ma ho proprio la sensazione che, tanto tempo fa, qui dentro sia successo qualcosa di orribile. È in ogni brivido che mi corre su e giù per la schiena, e nel modo assurdo in cui il vetro delle finestre continua ad appannarsi senza ragione, o anche nel curioso punto freddo a metà della scalinata. Continuo a sentire l’impulso di afferrare Cortana, ma questo non è il genere di cosa contro cui puoi combattere. È solo una sensazione.
E talvolta non la provo nemmeno – oggi ho trascorso un pomeriggio perfettamente normale in quella che un tempo era la cucina, a rovistare in delle scatole. Ne abbiamo tirate fuori un sacco dal seminterrato (che è così pieno di ragni che da adesso in poi ho intenzione di chiamarlo “Spidertown”. Non ne vedevo così tanti da quando siamo stati a Thule. *Rabbrividisce*).
Alcune delle scatole contengono cose perfettamente normali. Per esempio, un servizio di porcellana e dell’argenteria splendidi, appartenuti a qualcuno di nome Barbara Pangborn (deve aver sposato un Lightwood o un Blackthorn). Lussuose lenzuola e tovaglie con il simbolo dei rovi dei Blackthorn a orlarne le estremità. Una scatola enorme di giocattoli rotti e bambole di porcellana, contrassegnata come “Grace Blackthorn”. C’era un pugnale con le rune infilato in mezzo alle teste rotte delle bambole, quindi ipotizzo che si trattasse di una bambina che aveva appena cominciato l’addestramento. Aw! (Però le teste delle bambole sono inquietanti.)
Julian mi ha raggiunta mentre ero a metà dell’opera, e ha deciso di aiutare pulendo la grata del camino. Si è ritrovato completamente ricoperto di fuliggine e ha cominciato a tossire, quindi l’ho trascinato nell’ala moderna della casa, gli ho tolto la maglietta e ho iniziato a ripulirlo. E, beh, era senza maglietta, sporco e mi guardava con quei meravigliosi occhi verde-blu – che altro posso dire?
Gli sono saltata addosso. Abbiamo raggiunto indietreggiando la camera da letto, baciandoci come pazzi, e poi siamo caduti sul letto e abbiamo ricoperto le lenzuola di fuliggine e ne è valsa la pena. (Non ti darò altri dettagli, Bruce. Smettila di chiedere.)
Non riesco a credere di aver mai davvero pensato che Jules e io fossimo solo amici. È quasi come se fossi stata così innamorata di lui da non riuscire a vedere il sentimento nella sua interezza, quanto fosse grande in realtà. Ci stavo dentro, e andavo in cerca di un amore simile senza rendermi conto che mi circondava già. Ha senso, Bruce? Non sono una scrittrice, quindi è probabile che sia tremenda a esprimere questo genere di cose! So che spesso ho la sensazione che dovrei dire di più a Julian che lo amo, ma lui non ne parla mai, e quindi tento di mostrarglielo in modi diversi dalle parole. Nel modo in cui mi raggomitolo contro di lui quando dormiamo, o quando lo raggiungo alle spalle e lo abbraccio mentre si sta concentrando su qualcosa (ma non quando sta dipingendo, altrimenti ci sarebbero macchie su tutte le tele!). Nel modo… aspetta un attimo. Qualcuno sta bussando alla porta?

Bruce! Non ci crederai, ma Cristina è qui! E ci sono anche Mark e Kieran con lei! Non so neanche come abbia fatto Kieran a sfuggire alla Terra delle Fate – c’entra una qualche promessa fatta alla terra di restare qui per meno di tre tramonti –, ma sono così felice di vederli! Io e Cristina abbiamo fatto il girotondo ballando come folli e ci siamo abbracciate, e non so come, ma Mark e Kieran sono riusciti a convincere Julian che questa sera dovremmo uscire a vedere Londra. Indosseremo tutti dei vestiti presi dall’armadio dei Super Trendy Anni Sessanta e andremo in quanti più pub possibile. Non vedo l’ora, a me e a Jules serve davvero una pausa. Londra, arriviamo! Preparati a degli Shadowhunters* Festeggianti!

*E un Re delle Fate