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Buonasera, carissimi Shadowhunters!
La settimana scorsa l’aggiornamento settimanale ci ha regalato tre esilaranti scatti dalla notte che Emma, Julian, Mark, Cristina e Kieran hanno passato in giro per Londra… ma non vorreste saperne di più?

Beh, eccovi accontentati! Vi lasciamo in compagnia di Kieran, costretto a rispondere a un messaggio molto urgente del Generale Winter. ;P Buona lettura!

Generale Winter,
tre tramonti. Te l’ho detto, mi spettano tre tramonti. Tornerò esattamente in quel lasso di tempo. Non è un lasso di tempo particolarmente lungo. Eppure hai comunque deciso di scrivermi un messaggio, di sprecare sia il tuo tempo prezioso che il mio, poiché non potevi attendere tre tramonti per sapere se io preferisca il velluto color blu mezzanotte o quello in una sfumatura più melanzana – è così che hai posto la domanda, se non erro.
Ti chiedo perdono per il mio malumore. Non sono davvero arrabbiato con te. È solo che questa mattina sono alquanto fuori forma, dopo aver trascorso una nottata di allegria e stravaganza per le vie della città di Londra, al fianco dei miei amici Nephilim. Ora, ovviamente le feste delle fate presentano delizie talmente oscure che i mortali possono solo sognarle e via discorrendo. Ma dopo la notte appena trascorsa, mi sento obbligato a concedere un riluttante rispetto alle capacità di festeggiamento di un gruppo insospettabile: gli imprenditori londinesi di tarda mezza età. Nel corso dei nostri peregrinaggi, ci siamo imbattuti in quella che è qui conosciuta come “Festa di Pensionamento”, una sorta di banchetto itinerante durante il quale questi uomini d’affari attraversano la città per celebrare un prescelto. In questo caso specifico, a me noto solo come “Kraig”.
Ci siamo imbattuti ben tre volte nel suo gruppo! La prima, al Tongue & Grapes, ci siamo limitati a condividere il genere di cenno che si rivolge a un gruppo compagno di festeggiamenti che si è incrociato nottetempo. La seconda, alla Locanda del Licantropo Rasato, ci sono stati boati di riconoscimento da entrambe le parti, e – com’è d’uso – uno scambio cerimoniale di bevande. E infine la terza, al Pigeon & Spoon, siamo stati accolti e – onore immenso – nominati membri onorari della Festa, e poi omaggiati con cappelli festivi e camici di jersey-cotone che proclamavano la maestosità del grande Kraig.
Dunque mi capirai se quest’oggi sono più a corto di pazienza di quanto vorrei, poiché ho uno spregevole mal di testa originato da un abuso di quello che i mortali chiamano “shandy”, una bevanda ripugnante che colpisce come un kelpie arrabbiato. Ha spinto la mia cara Cristina ad addormentarsi su un tavolo alquanto appiccicoso del Pigeon & Spoon; io e Mark abbiamo dovuto riportarla all’Istituto. Ora è sveglia, ovviamente, ed esige caffè con più forza del solito. Poiché il tempo a mia disposizione è poco, tenterò di rispondere a quanto mi domandi nel migliore dei modi.
Mi piace il blu mezzanotte, per la stanza del trono. Ritengo che metta adeguatamente in risalto le insidiose piante rampicanti, e penso anche che tu abbia lasciato intendere che lo preferissi a tua volta.
Prossimo punto: in linea di massima, concordo col fatto che l’estetica complessiva di queste camere dovrebbe dirigersi verso un opulento stile gotico, al posto di quell’atmosfera da paesaggio infernale maledetto che preferiva il precedente occupante. Ricordiamo alla nostra Corte che noi siamo la Luna, mentre la Corte Seelie è il Sole, anziché essere loro la Beltà e noi la Rozzezza.
Sono però in disaccordo riguardo ai teschi. Ritengo che dovrebbero rimanere. I teschi sono perfettamente appropriati in un contesto stile gotico opulento. In effetti, fatico a trovare uno stile in cui la presenza di teschi non andrebbe a migliorare l’ambiente. E qualora uno ci fosse, non sarebbe di certo una buona scelta per le stanze del trono del Signore delle Corte Unseelie, perlomeno diciamoci d’accordo su questo.
Infine, mi affligge apprendere che la Corte Seelie continua a respingere le mie richieste di un incontro di pace. Avevi ragione quando hai rimarcato i tuoi sospetti; sono diventati persino più riservati del loro solito. Non ci resta che aspettare di scoprire se i nostri ricognitori riusciranno a ottenere qualche informazione, benché l’esperienza mi ricordi che i nostri ricognitori tendono spesso a scivolare in relazioni romantiche proibite con quelli della Corte Seelie, e a scappare insieme a loro; ne perdiamo circa quattro su cinque in questo modo. Quello che sto cercando di dire, dunque, è che non resterò con il fiato sospeso. (Che affascinante espressione umana, non è vero?)
Non c’è bisogno che tu mi suggerisca di contattare Adaon; è mio fratello, e parlo con lui di frequente. Ogni volta che avanzo la possibilità di una Corte unita, mi risponde nello stesso modo: che questo non è il momento per l’unità. È il momento di preservare la fragile pace che c’è tra le due Corti. Ha influenza sulla Regina, dunque dovrò fidarmi del fatto che sappia cose di cui io non sono a conoscenza. Eppure, sai che non è nella mia natura restare fermo e definirlo un progresso.
E a proposito di fragile pace, devo domandartelo – i tuoi Berretti Rossi hanno scoperto altro sulla strana presenza che è stata segnalata nella Terra delle Fate, e se sia benefica oppure ostile ai nostri interessi? Posso sentirla attraverso il mio legame con la Terra – talvolta mi sveglio, avvertendo una presenza che non so definire, con la consapevolezza che al contempo sia e non sia parte della Terra delle Fate, e che la Terra stessa ha paura.
Basta così. Ho fiducia che riuscirai a mantenere la Corte perfettamente funzionante durante le trentasei ore che mancano al mio ritorno. Se nel mentre dovessero essere necessarie ulteriori selezioni di colori, confido nel fatto che seguirai il tuo istinto, che sempre ti ha saputo aiutare.
Fino ad allora, ho l’onore di rimanere Il Tuo Sovrano Eterno, Il Signore dei Folletti e dei Domovoj, Il Distruttore delle Terre Spezzate, La Corona Sotto La Collina, La Stella Oscura della Sera, L’Amico di Kraig e Il Re della Corte Unseelie,
Kieran