News

Mentre finiamo di preparare il post per il giveaway che oggi caricheremo su Twitter, abbiamo pensato di pubblicarvi qui sul sito un nuovo snippet da The Golden Tower, il quinto e ultimo romanzo di Magisterium. 🙂 Buona lettura!

NB: se non avete ancora letto i precedenti romanzi, vi sconsigliamo vivamente di leggere lo snippet – contiene degli “spoiler” piuttosto chiari!

« Un’illustrazione di apertura di un capitolo di Magisterium: The Golden Tower, in uscita [in lingua originale] l’11 settembre! È sia triste che emozionante dire addio a questa serie dopo cinque anni. E ora, uno snippet da TGT: »

Te lo ricordi? pensò Call, ma nella sua mente Aaron si era zittito. Non era giusto. Ferire i sentimenti di Aaron lo faceva stare male, ma era impossibile non pensare a cose stupide, tremende. Sulla superficie della sua mente galleggiava sempre un mucchio di roba orribile, e Call non poteva fermarla. In passato, era riuscito a stento a frenarsi dal parlare ad alta voce dei suoi pensieri peggiori; come avrebbe mai potuto impedire a se stesso di pensarli? E ora Aaron era andato a nascondersi sul fondo della sua testa e non gli rivelava nulla. Magari i pensieri di Aaron erano persino peggiori di quelli di Call – ma questo Call non avrebbe mai potuto saperlo.
Dal tavolo ricoperto di libri, sentì Gwenda esclamare: “Quindi Call ti ha trascinato in questo enorme cimitero di auto per cercare suo padre, e poi siete stati attaccati da un elementale, e neanche a quel punto ti ha detto di essere il Nemico della Morte?”
“Credo che fosse difficile dirlo ad alta voce,” le rispose Jasper, sorprendendo Call. “Probabilmente non era neanche sicuro che gli avremmo creduto. Io non l’avrei fatto. Ma ovviamente avrei finto di sì, perché ero stato rapito, e non dovresti mai dire al tuo rapitore che è un folle.”
“Vieni rapito spesso,” gli fece notare Gwenda con un tono gloriosamente poco compassionevole.
“In effetti sì, ora che me lo fai notare,” disse Jasper. “E perché sto difendendo Call? È il motivo per cui vengo rapito di continuo.”
“Perché siete dei super ottimi amici?” replicò Gwenda, confusa. “Sei la sua spalla. Beh, una delle sue spalle.”